domenica 4 settembre 2011

28 La città sale




Riconsiderando la nicchia in cui avevo posto la figura del gatto nell'edera, ho pensato di cambiare soggetto e posizione dell'immagine, passando da un seminterrato ad un piano alto, presumibilmente un solaio, data l'esiguità dell'apertura. Ho quindi studiato su vari schizzi, di cui questo è quello definitivo, avendo cura di rappresentare la profondità di campo tramite rapporti proporzionali più che linee di fuga, per avere un aspetto meno rigido quindi più realistico nella sua confusione. Il richiamo a Sironi è naturale in una raffigurazione urbana, ma ho pensato di ammorbidire la severità del Maestro attraverso architetture decorate e muri colorati, come non è difficile vederne in quel che resta della Milano benestante.Riportando il disegno da cm.21x29.7 ai cm.50x70, lo spazio più grande porta a considerare più dettagli e produce le prime modifiche, ed altre seguiranno, siccome il lavoro a pastello permette ripensamenti. Mi sono preoccupato di mantenere una linea ideale in corrispondenza dell'ombra sul margine superiore, dove vediamo allinearsi le mansarde. Ho dato quindi una prima colorazione,tracciando contorni ed accennando ombre con un azzurro violaceo forse troppo forte ed un grigioverde poco significante, confido nella forza dello sgarzino e nella capacità coprente del pastello.,Osservando opere di paesaggisti realistici come Ricci o Belotto, si nota l'importanza delle ombre portate per definire luminosità e spazio. Ho quindi iniziato una ricerca per disporre le ombre di questo lavoro in modo funzionale al trompe-l'oeil senza che appaiano troppo arbitrarie, tenendo sempre presente l'ombra vera che disturba il margine superiore.




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