domenica 26 settembre 2010

26 Un piccolo intervento decorativo









































Per aver sicurezza di pagare le bollette, ho accetteto un contratto di due anni per un lavoro da custode, senza però rinunciare alla ricerca di applicare l'Arte alle situazioni della vita. Una sede obsoleta delle cassette per la posta, mi ha dato il destro per un piccolo trompe l'oeil, che ne cammuffasse la trista visione. Va considerato che l'ambiente è decisamente buio, e che il foglio da disegno Fabriano 50 70 è più piccolo del vano in questione, inoltre ho dovuto adattare allo scopo la tecnica del pastello ad olio, non essendoci modo di procedere in maniera canonica. Evitando eccessi che sarebbero risultati fuori luogo, ho pensato ad un effetto di controluce che si inserisse nella scarsa luminosità dell'ambiente, suggerendo un'apertura ingombra di edera su un crepuscolo, quando la luminosità resta tutta nel cielo, mentre l'oscurità avanza sulla terra. Pensavo di posare un merlo o un paio di passeri su un ramo, ma ho poi optato per il gatto, che riesce a tenere un'immobilità estranea ai volatili, inoltre buca l'oscurità coi suoi occhi fluorescenti. La mobilità capricciosa dei piccoli volatili, invece, avrebbe immediatamente tradito la presunzione di realismo in quella dimensione piccola, su cui lo sguardo giocoforza si concentra, ed infine me la cavo meglio coi gatti che coi volatili. Per compensare l'insufficienza del lavoro a riempire la nicchia, ho usato due ali di carta nera, su cui ho vagamente accennato un riflesso di luce per simulare un muro di pietra scura, ma l'effetto non è felicissimo, quindi non escludo un ulteriore intervento. Per ora il dipinto ha trasformato un elemento di degrado in scherzo decorativo, gradito da quelli che abitano lo stabile. Successivamente, ho utilizzato qualche blocchetto di porfido e mattoni di riporto, per dare un effetto di apertura nel muro, senza grandi risultati. Inoltre, l'ombra portata del margine superiore, battendo su quello che doveva essere il tramonto, annullava fatalmente ogni pretesa di "ingannare" lo sguardo di chicchessia. Il tentetivo di porre rimedio aumentando il fogliame, non ha giovato più di tanto. Meglio sarrebbe stato un effetto di tenda o di grondaia, ma andava deciso per tempo, ed opportunamente studiato sul bozzetto, l'improvvisazione può produrre rimedi peggiori del male, e nella decorazione non sono tollerate le imperfezioni che in un quadro costituiscono elemento che individua l'autore. Quindi, conviene imparare la lezione, e passare ad altro, sperando che il difetto passi inosservato.


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