

Tengo a precisare che non mi considero un restauratore, giacchè ritengo il restauro pratica complessa, che richiede studi specifici ed esperienza, la quale se non si ha, si usa quella altrui, lavorandoci assieme e stando molto attenti. Inoltre si tratta di terreno vastissimo, per cui dire che uno fa il restauratore non lo qualifica, finchè non si dice cosa restaura, se orologi, carte da gioco, dipinti, statue, motociclette, pellicole cinematografiche....Ciononostante, penso che sensibilità, cultura, talento ed umile approccio, possono costituire una base per eseguire interventi di restauro decorosi, ovviamente non di qualsiasi opera ed in qualsiasi condizione: un ritocco della pellicola pittorica è diverso dalla ricostituzione del supporto, la lucidatura di un trumeau non è lo stesso che rifar le tarsie, disincrostare una statua non è lo stesso che rifarle il naso, e così via. In ogi caso è fondamentale eseguire il lavoro in modo che possa essere rimosso, per procedere eventualmente ad un lavoro che segua altri criteri. Ciò detto, voglio portare l' esempio di un mio recente intervento su di un'opera non di immenso valore, ma nient'affatto spregevole, che qui mostro a lavoro finito. Si tratta si un amorino decorativo, non un angioletto, facile anche che decorasse la volta di una qualche casa di piacere. Trattasi di opera su tela, lino piuttosto robusto, che era stato fissato a parete con della stabilitura, o forse con malta cementizia, tenace e carica di pietrisco. Collocherei l'esecuzione nel primo novecento, per via di una certa scioltezza pittorica che la libera da quel tardo neoclassicismo d'accatto che, purtroppo, non ha ancora cessato d'essere, restando in voga presso improbabili pittori decorativi, dopo aver afflitto parte considerevole dell'ottocento. La tecnica pittorica simula egregiamente il fresco, tanto da farmi pensare, sulle prime, ad uno strappo rifissato al muro, ipotesi scartata ad un esame più attento: si tratta con ogni probabilità di una tempera ad olio o a caseina su una solida ed elastica preparazione a calce, forse uno stucco con fine polvere di marmo.

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